Storia della biblioteca

La Biblioteca del Polo di Lingue e Letterature Straniere, alloggiata nella prestigiosa sede di Piazza Sant'Alessandro, è nata nel maggio del 2012, dall'accorpamento delle biblioteche di sezione dei Dipartimenti di Scienze del Linguaggio e Letterature straniere comparate (Anglistica, Francesistica e Iberistica) e di Studi Linguistici (Germanistica e Slavistica), ora confluiti nel nuovo Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere.

In realtà, la nascita della Biblioteca può essere fatta risalire ben prima, ossia agli anni Sessanta, quando i volumi di lingue e letterature straniere disponibili presso l’Università degli Studi di Milano e fino ad allora conservati nella Biblioteca Centrale di Facoltà vennero collocati presso gli Istituti di Lingue e Letterature neolatine, di Lingue e Letterature germaniche e di Slavistica, costituitisi in questi anni a seguito dell'avvio, nel 1957, del nuovo corso di laurea di Lingue e Letterature straniere presso la Facoltà di Lettere. I libri acquistati su proposta dei professori continuavano, anche per mancanza di personale bibliotecario, ad essere inventariati e catalogati dalla Biblioteca Centrale, che aveva adottato per le collocazioni di Lingue dei modelli analoghi a quello da poco elaborato per l'Istituto di Filosofia ma differenziati da un diverso prefisso, anche a seconda dell'area linguistica (12L. per le lingue neolatine, 11L. per le lingue germaniche e 13L. per le lingue slave).

Negli anni successivi, lo sviluppo dell'ateneo, con il continuo incremento degli iscritti, portò a cercare nuovi spazi che potessero rispondere alle mutate esigenze e fu così che, nel 1995, gli Istituti di Lingue si trasferirono dalla sede centrale di via Festa del Perdono all'edificio di Piazza S. Alessandro, parte dell'omonimo complesso monumentale di epoca barocca il cui lungo restauro era appena stato portato a compimento. In questi anni, le biblioteche di quelli che intanto erano diventati i cinque Istituti di Lingue (quello di Lingue e Letterature romanze aveva dato vita a Francesistica ed Iberistica, mentre quello di Lingue e letterature germaniche si era separato in Anglistica e Germanistica) si dotarono di personale bibliotecario proprio e tutte le attività -catalogazione, circolazione, ecc.- iniziarono a essere svolte direttamente presso la nuova sede, con l'ausilio della Biblioteca delle Facoltà di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia.

Pochi anni dopo, nel 2000, gli Istituti confluirono in due dipartimenti: Anglistica, Francesistica e Iberistica formarono quello di Scienze del Linguaggio e Letterature Straniere Comparate, mentre Germanistica e Slavistica diedero vita a quello di Studi Linguistici, Letterari e Filologici (Europa centro-settentrionale e orientale). Tuttavia, la precedente articolazione venne sostanzialmente conservata al momento della nascita dei due Dipartimenti, i cui statuti contemplarono da subito una organizzazione in sezioni che riproponeva la precedente ripartizione in Istituti; alla stessa stregua, le biblioteche che dapprima erano di Istituto rimasero nei loro spazi originari e divennero delle biblioteche di sezione, senza che si costituissero biblioteche di dipartimento.

Gli anni successivi furono caratterizzati da una costante crescita del già ricco patrimonio e dall'altro dal progressivo evidenzarsi che il mancato accorpamento di spazi, patrimonio e risorse, stava portando a ricadute negative sul funzionamento complessivo dei servizi bibliotecari. È però solo nel 2010 che prende avvio il progetto per lo studio di fattibilità di una biblioteca unica di Lingue nella sede di S. Alessandro, sfruttando l'avvicinarsi dei cambiamenti dell'assetto istituzionale che avrebbe portato l'attuazione della legge n. 240/10 del 30 dicembre 2010 di riforma del sistema universitario, con in primis la cosiddetta dipartimentalizzazione che per Lingue avrebbe significato l'accorpamento dei due dipartimenti siti in S. Alessandro. Lo studio, condotto dalla dott.ssa Anna Pavesi in comunione coi Direttori dei due dipartimenti, proff. Alessandro Costazza ed Emilia Perassi, rivelò la piena possibilità di ospitare una biblioteca unificata nell'ala ovest del palazzo, adeguando così la situazione di Lingue alle linee di tendenza dell'organizzazione dell'Ateneo -da strutture sempre più eterogenee a sttrutture sempre più omogenee-, e secondo una linea d'azione prioritaria anche per il Sistema bibliotecario di Ateneo.

Subito dopo l'approvazione del nuovo Statuto dell'Ateneo, entrato in vigore l’11 aprile 2012 e che stabilisce che i Dipartimenti siano le strutture organizzative di base dell’Università, il 27 aprile vengono costituiti gli attuali 31 dipartimenti in sostituzione dei precedenti 69, tra cui appunto quello di Lingue e Letterature straniere, che nasce dalla fusione dei dipartimenti di Scienze del Linguaggio e di Studi linguistici, Letterari e Filosofici. Contestualmente, e coerentemente con tale processo di accorpamento, le ex biblioteche dipartimentali sono così confluite finalmente in una biblioteca unica, la Biblioteca del Polo di Lingue e Letterature Straniere, struttura autonoma dal punto di vista gestionale e facente parte del Sistema bibliotecario d'Ateneo. Se, per il momento, la Biblioteca è attualmente ancora articolata in cinque sale lettura, che ospitano i cinque punti di servizio (Anglistica, Francesistica, Germanistica, Iberistica, Slavistica), ci si augura che possa essere essere presto realizzato il progetto architettonico della biblioteca unica, il cui principale obiettivo è il superamento dell'attuale frammentazione, imputabile soprattutto all'attuale impianto logistico estremamente articolato, favorendo la razionalizzazione delle risorse, il miglioramento dei servizi e la fruibilità piena e soddisfacente del materiale documentario.

(scheda di Anna Pavesi, 12 novembre 2012)