Ricerca e Diritto d'autore

Lo strumento che normalmente regola il rapporto fra autore ed editore è il contratto di edizione. Attraverso questo strumento l’autore cede all’editore tutti o alcuni dei diritti di sfruttamento economico in cambio di un corrispettivo economico o gratuitamente (è spesso il caso dei lavori di ricerca).
Se non viene altrimenti specificato i diritti si intendono trasferiti in maniera esclusiva. Una volta che i diritti vengono trasferiti all’editore l’autore perde completamente il controllo sulla propria opera e per qualsiasi riutilizzo deve ottenere il permesso dell’editore.

Per una capillare e ampia diffusione della propria ricerca è importante non cedere agli editori tutti i diritti di sfruttamento economico (o comunque riservarsi il diritto di riutilizzo del proprio lavoro di ricerca a fini di studio o didattici, ad esempio il diritto di inserirlo in un  archivio istituzionale).

I contratti di edizione sono negoziabili, l’autore può provare a proporre di inserire una clausola in cui si riserva il diritto di riutilizzo del proprio lavoro a fini didattici e di ricerca. Sono ormai molti gli editori che offrono agli autori contratti di cessione dei diritti non esclusiva (per esempio si veda il contratto di Nature"") e che permettono dunque il riutilizzo dei propri lavori per scopi di ricerca.

Non in tutti i casi (soprattutto per quanto riguarda gli articoli su riviste italiane) viene sottoscritto un contratto. In assenza di contratto scritto vale quanto detto nella legge 633/1941 art. 42: “L'autore dell'articolo o altra opera che sia stato riprodotto in un'opera collettiva ha diritto di riprodurlo in estratti separati o raccolti in volume, purché indichi l'opera collettiva dalla quale è tratto e la data di pubblicazione. Trattandosi di articoli apparsi in riviste o giornali, l'autore, salvo patto contrario, ha altresì il diritto di riprodurli in altre riviste o giornali”
 
A questo link http://www.sherpa.ac.uk/romeo/ è possibile trovare un elenco delle politiche dei principali editori internazionali  rispetto alla ripubblicazione dei propri lavori in un archivio istituzionale o sul proprio sito web.

per saperne di più consulta la FAQ su diritto d’autore e archivi aperti